A ridosso del promontorio del Circeo si trova il borgo marittimo di San Felice, adagiato su una piattaforma naturale a 100 metri sul livello del mare.
La storia di questo luogo ha origini antichissime: San Felice Circeo è stato frequentato da Neanderthal e da Homo Sapiens, che hanno lasciato tracce del loro passaggio di nelle numerose grotte del promontorio.
La Grotta Guattari, venuta alla luce nel 1939, ha restituito una gran quantità di fossili di animali preistorici e un cranio in ottimo stato di un Homo Neanderthalensis.
La condizione all’interno della cavità naturale era rimasta congelata per 53.000 anni e ha offerto agli studiosi un campo vergine sul quale indagare.
Il cranio dell’uomo di Neanderthal è conservato presso il Museo Preistorico Etnografico Luigi Pigorini.
Famosissima è anche la Grotta delle Capre, un tempo Grotta della Maga con riferimento alla mitica Circe. La cavità, alta quindici metri, si trova nel versante meridionale del promontorio del Circeo, in località Quarto Caldo.
Il Circeo è stato colonia romana, possedimento dei Templari durante il Medioevo, un feudo dei Caetani e, infine, roccaforte pontificia.
Distante circa tre chilometri dal paese di San Felice Circeo, nella località chiamata Crocette, sorge l’antica acropoli di Circeii, databile all’inizio del III secolo a.C: i resti consistono in blocchi di pietra calcarea massicci e ben lavorati.
La porta ad arco da cui si accede al centro storico di San Felice, era dotato in antichità da un ponte levatoio. La prima area che si incontra è la piazza principale, che ospita la Torre dei Templari, costruita tra il 1240 e il 1259, con il caratteristico orologio installato dal principe Poniatowsky.
Sulla destra della piazza incontriamo il cortile del Palazzo Baronale, attuale sede del Municipio, costruito nel XIV secolo per volontà della famiglia Caetani.