La città di Cori sorge su un’area collinare del versante occidentale dei Monti Lepini e si affaccia sulla pianura Pontina, verso il mare.
Le origini insediative risalgono, sulla base dei dati archeologici, alla media età del bronzo (XIV secolo a. C.), con un più stabile stanziamento alla prima età del ferro (X – IX secolo a. C.).
È a partire dall’età arcaica che la struttura del sito si fa complessa, con una cinta muraria in opera poligonale del V secolo a. C e i terrazzamenti.
Le mura dell’antica Cora avevano funzione difensiva e sostruttiva, andavano cioè a sostenere i terrazzamenti sui quali i diversi settori della città si organizzavano: l’acropoli a monte, il foro a valle.
Nel corso del I secolo a. C., grazie a una favorevole situazione economica proveniente dai commerci nel Mediterraneo, il volto di Cora fu rinnovato in chiave ellenistica: le aree terrazzate vennero ampliate (Piazza Pozzo Dorico), vennero edificati nuovi edifici templari (Tempio detto di Ercole) e restaurati quelli esistenti (Tempio dei Dioscuri). A questo periodo risalgono moderne e imponenti infrastrutture e il potenziamento del sistema difensivo mediante l’aggiunta di torri.
I dati archeologici che riguardano la città in epoca tardoantica e medievale sono molto pochi. Testimonianze più consistenti si registrano in pieno Medioevo.
L’antico assetto urbanistico influenzò i successivi interventi: la città si sviluppò lentamente, utilizzando e sostituendo l’esistente vennero realizzate piazze, vicoli, strade porticate, numerose chiese e palazzi signorili.
L’edilizia privata medievale, Cori conserva ancora esempi di una tipologia a Saracinesca, caratterizzata da murature a tufelli e bozze di calcare, utilizzate separatamente o alternate.
L’antica Cora vanta ben tre saghe mitiche: la più celebre è senz’altro quella suggerita da Virgilio nel VI libro dell’Eneide: l’autore menziona Cora come città che, secondo la profezia di Anchise, sarebbe stata fondata dai discendenti di Enea.
Le fonti letterarie non erano le sole a riconoscere l’importanza di Cora: le testimonianze storiche, a partire dalla metà del VII secolo, offrono una narrazione ampia e interessante. Dionigi di Alicarnasso menziona il corano Anco Publicio alla guida dell’esercito della Lega Latina nel 642 a. C., contro la minaccia di sottomissione avanzata da Tullo Ostilio.
Dopo lo scioglimento della Lega, Cora divenne fedele alleata di Roma.