La città di Aprilia nacque nel 1936, quarta città nuova di fondazione realizzata dopo Littoria, Sabaudia, Pontinia e prima di Pomezia. Un borgo rurale, tra i centri della riqualificazione e bonifica delle paludi pontine voluta dal regime fascista.
Il progetto vincitore per la realizzazione della città fu quello firmato da 2P.S.T., iniziali degli architetti Petrucci e Tufaroli con il supporto degli ingegneri Paolini e Silenzi. L’inaugurazione di Aprilia avvenne il 29 Ottobre del 1937.
La struttura urbana era organizzata, come di consueto, su due assi ortogonali che convergevano in piazza Roma, dove si ergono la torre civica e la torre campaniaria. A partire da questo nucleo principale si distribuivano gli edifici fondamentali: la Casa Comunale, la Casa del Fascio, la chiesa, il cinematografo.
Oggi il centro di Aprilia risulta notevolmente cambiato a causa degli stravolgimenti bellici, dell’abbattimento negli anni Settanta della Casa del fascio, della ricostruzione del Municipio e della ristrutturazione di numerosi edifici nel dopoguerra. Nel 1999, infine, è stato ricostruito il campanile della chiesa di San Michele Arcangelo.
Durante il secondo conflitto mondiale, Aprilia era denominata dagli alleati The Factory per i caratteristici mattoni rossi che circondavano il nucleo centrale e che dall’alto conferivano alla città l’aspetto di una fabbrica.
Come avvenne per Cisterna, in seguito allo sbarco alleato ad Anzio e Nettuno del 1944, Aprilia venne bombardata e il centro storico fu quasi completamente raso al suolo. I lavori di ricostruzione della città, ridotta ad un cumulo di macerie, furono avviati al termine del conflitto.
Aprilia venne ricostruita mantenendo il carattere di comune agricolo: all’inizio degli anni Cinquanta era poco più che un villaggio sito nella pianura pontina, considerata una tra le zone più depresse d’Italia e dunque area protetta della Cassa per il Mezzogiorno. Il contributo statale, insieme alla forte vocazione industriale e alla vicinanza del mercato di Roma, avviarono un poderoso processo di industrializzazione, grazie al quale lo sviluppo urbano trovò una buona direzione.