Pontinia è la terza città di fondazione dell’Agro Pontino, fondata il 19 Dicembre del 1934 su progetto dell’ingegnere Alfredo Pappalardo con la consulenza dell’architetto Oriolo Frezzotti.
Insieme a Latina, Sabaudia, Pomezia e Aprilia, Pontinia faceva parte del progetto che prevedeva la definitiva riqualificazione delle paludi pontine da parte del regime fascista. Il nome Pontinia ricalca il latino Ager Pomptinus, che deriva da Pomenitus, che a sua volta trae origine da Suessa Pometia, antica città del Latium vetus.
Il disegno urbano di fondazione è ancora ben rintracciabile in strade ortogonali, piazze ed edifici caratterizzati da un rigore e un’essenzialità tipiche dello stile delle città fondate ex novo nel periodo fascista. La semplicità dell’architettura, frutto di un intento programmatico, si riflette anche nella scelta di materiali: cortina di laterizio, intonaco e poco travertino.
Due assi diagonali convergono al centro della città precisamente nella torre comunale e nel campanile a canne d’organo della Chiesa di sant’Anna.
Opposto al palazzo del Comune si ergono l’ufficio postale, la facciata dell’Albergo pontino, la facciata dell’Opera Nazionale Dopolavoro e il Cinema-teatro Fellini (ex cinema ENIC). Il 18 dicembre del 1935, giorno dell’inaugurazione di Pontinia, dal Teatro dell’Opera di Roma giunse al Fellini un bellissimo sipario ricamato in raso su velluto blu del Teatro Bolscioi di Mosca.
Tra i pregevoli esempi di architettura di fondazione a Pontinia c’è la Torre Idrica in Piazza Roma, progettata nel 1934 dagli stessi progettisti della città: Alfredo Pappalardo e Oriolo Frezzotti.
La struttura, cessata la funzione di acquedotto negli anni Settanta, è rimasta inutilizzata fino al 2008 – 2009, quando fu redatto un progetto esecutivo di restauro conservativo a cura di Luigi Caponera (architetto), Massimo Piero Cerasoli (architetto) e Andrea Mantuano (ingegnere).
Un importante punto di riferimento culturale è il MAP – Museo Agro Pontino, luogo che testimonia, conserva e promuove la conoscenza delle vicende storiche di Pontinia e del territorio dell’Agro Pontino. Da dicembre 2015 il Museo ha acquisito la restaurata Ex-Torre Idrica di Piazza Roma, che contestualmente al restauro è stata adibita a padiglione espositivo. Il MAP è inoltre un prezioso luogo di ricerca scientifica nel campo dell’arte: mostre, residenze e workshop animano la vita culturale di una città che può definirsi contemporanea a tutti gli effetti.
In corrispondenza della parte più antica del territorio (km. 85 della Via Appia) si trovano i ruderi di un sepolcro romano: il Mausoleo di Clesippo.
Accanto incontriamo la Posta di Mesa, luogo in cui in epoca romana si trovava la stazione per il cambio dei cavalli: Mutatio ad medias. Ai lati della porta d’ingresso al Casale, si conservano due cippi miliari traianei rinvenuti durante i lavori di bonifica effettuati da Pio VI.