Sabaudia sorge nel cuore dell’agro pontino, una città dal fascino metafisico sospesa tra il mare e il lago.
Il concorso per la realizzazione della città venne bandito il 21 aprile del 1933 dall’Opera Nazionale per i Combattenti (ente gestore delle opere di bonifica) e fu vinto da quattro architetti: Gino Cancellotti, Eugenio Montuori, Luigi Piccinato e Alfredo Scalpelli, un gruppo aderente al movimento Italiano per l’Architettura Razionale (M.I.A.R.).
Il 5 agosto 1933, sul luogo prescelto dal Commissario dell’Opera Nazionale per i Combattenti, Valentino Orsolini Cencelli, viene posta la prima pietra della città a cui viene Sabaudia in onore di Casa Savoia, la dinastia regnante. La città venne inaugurata il 15 aprile 1934 dal Re Vittorio Emanuele III e dalla Regina Elena di Montenegro.
L’impianto urbano è rigoroso: analogamente alle città di fondazione dell’agro pontino concepite negli stessi anni (Latina, Pontinia, Pomezia, Aprilia) il palazzo comunale e la torre civica si innestano nel centro nevralgico della città.
Al piano terra del Palazzo Comunale, nel 1985 fu istituito il Museo Emilio Greco a seguito di una cospicua donazione di opere dell’artista catanese alla città di Sabaudia. Il Museo Emilio Greco di Sabaudia è il primo museo italiano dedicato all’artista.
Il palazzo delle Poste e Telegrafi, realizzato tra il 1932 e il 1934, è opera dell’architetto futurista Angiolo Mazzoni. L’edificio ospita oggi il Centro di documentazione Angiolo Mazzoni.
Il Museo Civico del Mare e della Costa Marcello Zei, fondato nel 1992, è un altro polo culturale di riferimento per la città di Sabaudia. Il museo accoglie reperti legati all’archeologia preistorica, classica e di biologia marina.
Sulle sponde del lago di Paola incontriamo il Santuario di Santa Maria della Sorresca, risalente al XII secolo, originariamente fondata dai benedettini nel VI secolo. Il Santuario conserva l’antica statua lignea della Sorresca, festeggiata il lunedì dopo la Pentecoste con una processione che da San Felice Circeo giunge fino alla piccola chiesa.
Istituito nel 1934 per la salvaguardia di ambienti caratteristici e biodiversità, il Parco Nazionale del Circeo si estende per circa 8500 nei territori comunali di Latina, Sabaudia, San Felice Circeo e l’isola di Zannone. L’istituzione dell’area servì a tutelare la zona dal disboscamento dell’antica Selva di Terracina durante gli interventi di prosciugamento e appoderamento della bonifica integrale. I laghi più a nord – Caprolace, Monaci e Fogliano – fanno parte del territorio tutelato dal parco.
I reperti archeologici non hanno risparmiato neanche il Parco Nazionale del Circeo e sono una preziosa testimonianza della presenza dell’uomo nell’area sin da epoche preistoriche: grotte, ripari naturali del promontorio del Circeo, resti fossili, utensili in pietra e perfino un cranio dell’uomo di Neanderthal (Grotta Guattari, 1939).
Tra le attrazioni turistiche è da menzionare anche Torre Paola, originariamente parte di un complesso di sei torri costiere a difesa del promontorio del Circeo (Torre Moresca, Torre Cervia, Torre Fico, Torre Vittoria, Torre Olevola). Torre Paola fu costruita nel 1563 per volontà di Papa Pio IV per assicurare protezione dalla minaccia dei pirati saraceni. L’opera si inseriva nella rete difensiva verso Roma insieme a Torre Astura, Tor Caldara e Tor San Lorenzo.
Lungo le sponde del Lago di Paola a Sabaudia sorge Villa di Domiziano, costruita per l’Imperatore Tito Flavio Domiziano ed estesa su almeno 46 ettari. Seconda villa imperiale per grandezza nel Lazio dopo Villa Adriana a Tivoli, era un vero e proprio complesso dotato di porto privato, terme e piscine.